Questa
canzone, la più celebre melodia napoletana
dopo 'O sole mio, fu scritta nel 1835 da T. Cottrau
- Longo. E' un'ode alla città di Napoli
e alla zona di Santa Lucia che si affaccia sul
golfo.
S'immagina che questa canzone sia cantata da un
barcaiolo, che ci descrive il panorama che si
può ammirare da Santa Lucia. E' sera, nel
mare c'è il riflesso della luna, indescrivibile
è l'incanto che si prova alla vista delle
barchette, che navigano dolcemente, spinte dalla
soavità della brezza marina.
Cotanta bellezza fa dimenticare persino al marinaio
le sofferenze della vita.
Napoli è definita, infatti, come "suolo
beato, ove sorridere volle il Creato". E
Santa Lucia invece è chiamata "impero
dell'armonia".
Il barcaiolo invita così le persone a salire
sulla sua barchetta: oltre ad ammirare il mare
e la città, a favorire la navigazione c'è
un leggero venticello .
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